Nel mondo dell’e-commerce, c’è un mantra che viene ripetuto come una verità assoluta: il cliente moderno vuole tutto e subito. Amazon Prime ha stabilito lo standard, le consegne in giornata sono diventate la norma in alcune metropoli e ogni retailer sembra ossessionato dalla velocità di consegna.
Ma cosa dicono realmente i dati? E soprattutto, stiamo investendo nelle priorità giuste?
L’Ossessione della Velocità: Un Costoso Equivoco
Secondo un recente studio McKinsey su oltre 1.000 consumatori americani, la velocità di consegna che nel 2022 era la priorità numero uno è scesa al quinto posto nel 2024. Un cambiamento radicale nelle priorità dei consumatori che molti retailer sembrano non aver ancora compreso.
Ancora più sorprendente: il 90% dei consumatori è ora disposto ad aspettare almeno due o tre giorni per le consegne, specialmente se questo permette loro di evitare i costi di spedizione. Più del 95% dei rispondenti preferisce la spedizione gratuita con consegna standard rispetto alla spedizione a pagamento con consegna rapida.
Il Paradosso della Last-Mile Delivery
I dati europei confermano questo trend. In uno studio condotto su consumatori di Regno Unito, Francia, Italia e Spagna, l’affidabilità è risultata essere il fattore principale: 55% nel Regno Unito, 40% in Francia, 56% in Italia e 53% in Spagna. La velocità, pur rimanendo importante, non è la priorità assoluta che molti credono.
In Italia specificamente, il 77% dei clienti preferisce la consegna a domicilio, ma il tasso di successo alla prima consegna è dell’88.7%, influenzato dalla cultura lavorativa tradizionale che valorizza la presenza in ufficio. Questo suggerisce che la flessibilità potrebbe essere più importante della pura velocità.
Qual è la Verità Nascosta nelle Recensioni e nei Carrelli Abbandonati
L’analisi dei dati sul carrello abbandonato rivela un quadro ancora più chiaro:
- Il 48% degli acquirenti online abbandona il carrello a causa di costi extra troppo elevati (spedizione, tasse, commissioni).
- Solo il 23% abbandona per tempi di consegna troppo lunghi.
- Il 26% lascia perché obbligato a creare un account.
- Il 16% abbandona perché non riesce a vedere o calcolare il costo totale dell’ordine in anticipo.
In altre parole, i problemi di costo e trasparenza superano di gran lunga le questioni di velocità come cause di abbandono.
Il Modello delle Tre C: Un Framework Alternativo
Basandoci sui dati reali, proponiamo un modello che riflette le vere priorità dei consumatori:
Costo e Trasparenza
Il costo è ora il fattore numero uno nella valutazione delle consegne e-commerce. Più del 90% dei consumatori dichiara di essere propenso ad abbandonare un acquisto online se scopre che comporterà alti costi di spedizione.
Controllo e Flessibilità
I consumatori danno importanza alle opzioni di consegna flessibili e alle politiche di reso. La possibilità di scegliere quando e dove ricevere il pacco sta diventando più importante della velocità stessa.
Coerenza e Affidabilità
Il 72% dei consumatori considera la velocità di consegna importante, ma il 66% valuta altrettanto la disponibilità del prodotto e il 63% la facilità dei resi. La coerenza nell’esperienza complessiva batte la pura velocità.
Case Study: La Realtà dei Numeri del caso AMAZON
Prendiamo il caso di Amazon, spesso citato come esempio di velocità a tutti i costi. Il 55% dei consumatori è disposto a pagare per la consegna in giornata, ma questo significa anche che il 45% non lo è. Un mercato diviso che suggerisce opportunità per strategie differenziate.
Mentre il 48% dei consumatori globalmente vorrebbe consegne più veloci se potessero cambiare una cosa della loro esperienza di shopping online, il 43% preferirebbe consegne più economiche. La differenza è minima e varia significativamente per regione.
Le Implicazioni Strategiche
Per gli E-commerce
- Rivedere le metriche: Più del 55% dei consumatori rurali è disposto ad aspettare sette giorni o più per le consegne purché la spedizione sia gratuita. Segmentare per geografia e demografia è fondamentale.
- Investire in trasparenza: Il 41% dei siti web non fornisce una data di consegna, costringendo i clienti a indovinare quando riceveranno i loro articoli. Un’opportunità mancata enorme.
- Diversificare l’offerta: Non tutti i clienti hanno le stesse priorità. Offrire opzioni multiple può catturare segmenti diversi del mercato.
Per i Partner Logistici
- Sviluppare affidabilità più che velocità pura: I dati mostrano chiaramente che l’affidabilità vince sulla velocità nella maggior parte dei mercati.
- Investire in tecnologia di tracking: Le funzionalità come il tracking possono migliorare la trasparenza e instillare fiducia che il pacco arriverà quando previsto.
- Creare modelli di pricing flessibili: Riflettere il valore reale percepito dal cliente, non solo i tempi di consegna.
La Sostenibilità Come Fattore Emergente
Un elemento spesso trascurato ma in crescita: l’88% dei consumatori afferma che la sostenibilità è un fattore importante nelle loro decisioni di acquisto, e il 66% dice che la sostenibilità è diventata più importante a seguito della pandemia.

Questo apre opportunità per modelli di consegna più lenti ma più sostenibili, specialmente per segmenti di consumatori più giovani e urbani.
Il Futuro: Personalizzazione, Non Standardizzazione
Solo il 25% degli acquirenti ha dichiarato che la personalizzazione era “molto importante”, mentre il 38% ha fatto riferimento ai valori del brand. Questo suggerisce che l’esecuzione operativa – consegna affidabile, costi trasparenti, flessibilità – conta più del marketing e della personalizzazione superficiale.
Conclusione: Ripensare le Priorità
Il “tutto e subito” è una semplificazione pericolosa di un panorama molto più complesso. Con il 90% dei clienti disposto ad aspettare almeno due o tre giorni per le consegne, l’ossessione per la velocità estrema potrebbe essere un costoso errore strategico.
I dati parlano chiaro: i clienti vogliono certamente un servizio efficiente, ma efficienza non significa necessariamente velocità. Significa costi trasparenti, affidabilità, controllo e rispetto delle aspettative.
Le aziende che continueranno a competere solo sulla velocità si troveranno intrappolate in una costosa corsa al ribasso, con più dell’80% dei consumatori sopra i 55 anni che dichiara di non voler pagare per la spedizione in due giorni.
Quelle che invece sapranno interpretare le reali esigenze dei clienti – trasparenza sui costi, affidabilità nelle consegne, flessibilità nelle opzioni – costruiranno un vantaggio competitivo sostenibile.
La domanda per i decision maker non è “quanto velocemente possiamo consegnare?” ma piuttosto “cosa valorizzano realmente i nostri clienti specifici e come possiamo offrirglielo in modo profittevole?”
In un mercato maturo, la differenziazione non viene dalla velocità della consegna, ma dall’intelligenza con cui si gestisce l’intero processo logistico. E questo richiede un cambio di paradigma che molti non sono ancora pronti ad affrontare.




